lunedì 11 aprile 2011

VIOLENZA SOCIALE, IL PROGETTO DI VILLA MONTESCA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI TRA STUDENTI



Una due giorni (il 12 e 13 aprile) per affrontare il tema dell’esclusione
(Avi News) – Città di Castello, 8 apr – “Pro Save – Prosociality contro la violenza e l’esclusione” è il progetto europeo, finanziato dalla Commissione Europea – Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza e di cui è coordinatore il Centro studi Villa Montesca di Città di Castello, volto a prevenire e affrontare il fenomeno della violenza tra pari, altrimenti detta “violenza sociale”. Un tipo di violenza che può assumere forme di ostracismo (come ignorare i coetanei non invitandoli a partecipare a gruppi o attività) o che si può concretizzare in comportamenti tipo intimidazioni, maldicenze, minacce verbali o gestuali, beffe, vessazioni psichiche e molestie. “Tutto ciò può produrre vittime di discriminazione sociale – spiegano da Villa Montesca -. Questo tipo di violenza tra pari, che i bambini soffrono soprattutto a scuola, può danneggiare sia la salute psichica che mentale dei soggetti più vulnerabili, portandoli a una grave perdita di autostima e una maggiore ansia e difficoltà nel formare relazioni di fiducia, finanche a raggiungere problematiche legate a sociopatia, psicopatia e altri disturbi di personalità”.
Il progetto sarà presentato, grazie a interventi di esperti e docenti, nelle giornate di martedì 12 e mercoledì 13 aprile, durante un convegno in programma nella sede del Centro studi. Ad aprire i lavori sarà, martedì mattina alle 9.30, Giuliano Granocchia, presidente di Villa Montesca.
“Pro Save – anticipano dal Centro studi – si svolgerà tramite una rete di confronti all’interno della comunità europea, che inizieranno a svilupparsi intorno alla ricerca dei diversi volti che assume la violenza tra studenti. Questo passaggio preparatorio servirà a raccogliere le informazioni necessarie per la realizzazione di strumenti utili a prevenire e affrontare la violenza sociale. Il valore aggiunto del progetto consiste nella promozione di una maggiore sinergia fra scuole, famiglie e territorio, al fine di rilanciare la dinamica sociale di ‘comunità educante’. Infine, il progetto si propone di raggiungere la rete europea per promuovere i valori di fratellanza e aiutare i bambini a affrontare la violenza”.

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