giovedì 28 aprile 2011

Piano Energetico Nazionale?



A distanza di una settimana la svolta della politica energetica nazionale? Oppure il Ministro Romani non ha competenze? Oppure la politica energetica italiana è ballerina? O magari il governo parla con lingua biforcuta?
Intanto risparmiamo energia, che del domani non v'è certezza (con questo governo).
Ecco due interventi, entrambi presi da RAINEWS24

Berlusconi rilancia il nucleare

Nucleare, anzi; no, meglio le rinnovabili

Roma, 26-04-2011
Il nucleare e' il futuro del mondo. Soprattutto e' "un destino ineluttabile". Ma la tragedia giapponese ha spaventato molti italiani. Cosi' si e' reso necessario evitare il referendum, optando per una breve moratoria, perche' lo 'stop' arrivato dalle urne sarebbe stato troppo lungo. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, al termine del vertice italo-francese, spiega senza difficolta' al suo 'omologo' d'oltralpe Nicolas Sarkozy, come siano andate davvero le cose in Italia sul fronte dell'energia atomica. Ma non appena la spiegazione del premier viene rilanciata da Tv e agenzie di stampa, l'opposizione insorge gridando all' 'imbroglio", alla "truffa" al "bluff".
E che la moratoria sia solo una breve parentesi che consentira' di tornare a insistere sul nucleare il piu' presto possibile ("tra un anno o due" quando si ragionera' a mente piu' fredda anche sulla centrale di Fukushima) lo dimostra il fatto, sottolineato da Berlusconi nel suo intervento, che l'Enel e l'Edf stiano continuando a lavorare insieme soprattutto "per quanto riguarda la formazione" del personale. Se i cittadini dovessero venire scippati davvero del referendum, commenta sarcastico il segretario del Pd Pierluigi Bersani, non ci sarebbe che un modo per evitare l'opzione nucleare in Italia: liberarsi di Berlusconi attraverso le amministrative.

Roma, 19-04-2011

"E' adesso importante andare avanti e guardare al futuro, impiegando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per la produzione di energia pulita, in particolar modo per quanto riguarda il comparto delle rinnovabili e dell'energia verde".
Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, dopo lo stop alla realizzazione delle centrali nucleari, sottolineando l'intenzione del governo di "presentare al piu' presto, nell'ambito della Conferenza per l'Energia che convocheremo subito dopo l'estate, una nuova strategia energetica che rafforzi e potenzi il sistema produttivo ed energetico italiano per il prossimo ventennio".
 L'emendamento presentato oggi, spiega Romani in una nota, "consentira' al governo di accelerare sulla presentazione di una nuova strategia energetica nazionale, a cui stiamo gia' lavorando con forte impegno".
L'obiettivo e' quello di "individuare le nuove misure necessarie per garantire la sicurezza e la diversificazione dell'approvvigionamento energetico, per potenziare lo sviluppo delle infrastrutture e per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo di questo settore cosi' importante per il nostro Paese".
In questo senso, prosegue il ministro, "la decisione di abrogare i dispositivi di legge sulla realizzazione di impianti nucleari e' perfettamente in linea con le strategie assunte da grandi Paesi come Germania, Stati Uniti, Giappone, Russia che, alla luce del disastro di Fukushima, stanno riprogrammando le proprie strategie.
Scelte cosi' importanti per il nostro futuro - conclude - non possono essere fatte sulla base di ondate emotive o di strumentalizzazioni politiche. Bisogna invece procedere sulla base di linee razionali, forti e condivise anche a livello comunitario".

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