martedì 26 aprile 2011

Sciame sismico in Alta Valle del Tevere: Riscontri dallo studio dei precursori sismici elettromagnetici dell'A.R.I-R.E.

La stazione di monitoraggio dei precursori sismici elettromagnetici che L’A.R.I.-R.E. Associazione Radioamatori Italiani-Radiocomunicazioni di Emergenza, sezione di Città di Castello, ha impiantato, grazie ai proventi derivanti dal 5 per mille, presso la sala operativa delle comunicazioni di emergenza del C.O.C. alla cittadella delle Emergenze di Città di Castello, ha registrato nella giornata antecedente la scossa di magnitudo 3,3 che si è verificata alle ore 09:19 del 24 aprile, una forte attività di emissione di radiazioni elettromagnetiche che sono state classificate come precursori sismici.

Queste emissioni hanno iniziato a comparire a partire dalla prima mattinata del giorno 23 aprile e si sono protratte fino alle ore 12:00 circa , dopodiché la situazione è ritornata nella normalità. La sperimentazione dei precursori fino ad oggi effettuata ha fatto rientrare l’ evento sismico entro un lasso di tempo successivo all’ emissione dei precursori che va da un minimo di 2-4 ore ad un massimo di 24-36 ore, ed il terremoto “previsto” di magnitudo superiore al terzo grado della scala Richter. La scossa più forte, quella delle 09:19 del 24 aprile rientra quindi a pieno titolo nella casistica di possibili previsioni di eventi sismici in zona. L’ Associazione Radioamatori Italiani ricorda e sottolinea che si tratta di pura sperimentazione e si è ancora lontani dalla certezza di poter in qualche modo prevedere terremoti, ma i risultati ottenuti fino ad oggi fanno sperare di essere quantomeno sulla buona strada. La rete dei precursori conta 30 stazioni di rilevamento nel territorio italiano, una delle quali proprio nella nostra città. Il monitoraggio è partito dopo la certezza, scientificamente provata da studi fatti presso la facoltà di fisica dell’ Università di Padova, che le rocce a struttura cristallina emettano, nel frantumarsi, sollecitate dalle fortissime compressioni di faglia, e prima che il terremoto si verifichi, emissioni radio a bassissima frequenza e grandissima lunghezza d’ onda, rilevabili solo nelle vicinanze dell’ epicentro. La casistica fino ad oggi ci offre un riscontro di circa il 70-80% di veridicità causa effetto precursore-sisma, ma rimane comunque un buon inizio sul quale continuare ad investire ricerca. I radioamatori della sezione di Città di Castello dell’ ARI-RE Radiocomunicazioni di Emergenza continueranno il monitoraggio dei precursori, utilizzando i fondi derivanti dal 5 per mille. Chi volesse sostenere questa ricerca doni il suo 5 per mille all’ Associazione Radioamatori Italiani, sezione di Città di Castello codice fiscale 90012490547.

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