lunedì 18 aprile 2011

Roma: commessa di Tezenis massacrata perché ha chiesto lo stipendio. Per lei un flashmob

Una commessa che reclama il meritato stipendio e una responsabile fascista e manesca. Sono gli ingredienti di una storia mostruosa, che però ha avuto un risvolto consolante. La storia in questione girava sul web già da un po’ di tempo, lo sdegno degli internauti la faceva rimbalza all’impazzata. Ma dopo il servizio delle Iene c’è stata un’accelerata. Ma andiamo con ordine…
Porta di Roma, uno dei centri commerciali più grandi del Lazio. Negozio di intimo Tezenis. Sara, una giovane commessa, dopo un mese di lavoro ha accumulato un discreto numero di ore di straordinario. Quando ne chiede il riconoscimento al capo, la risposta è lapidaria: ‘Gli straordinari non te li pago e se non ti sta bene la porta è quella!’
La ragazza si impunta: quei soldi se li è sudati ed è giusto che le vengano riconosciuti. A questo punto la sua responsabile inizia un massacro in piena regola al grido di ‘Io obbedisco solo al Duce’.
Il referto parla di fratture e complicanze neurologiche.
Dopo l’intervento delle Iene è sorto un gruppo Facebook contro la responsabile manesca. E sabato scorso un flashmob spontaneo ha tenuto chiuso l’esercizio commerciale.
Adesso ci sarà un processo. Gli straordinari ora dovranno essere pagati. Con gli interessi!

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