lunedì 31 gennaio 2011

L'INTERESSATO: ECCO PERCHE' DEVE DIMETTERSI

L'INTERESSATO: ECCO PERCHE' DEVE DIMETTERSI: "Grazie a 'Nonunacosaseria' Sono convinto che ognuno debba essere lasciato libero di rovinarsi come meglio crede, se lo desidera anche frequ..."

venerdì 28 gennaio 2011

mentre Frattini discute di Montecarlo, il mondo si ribella allo status quo tirannico

Muhammad Mustafa El Baradei, diplomatico egiziano, ex direttore dell'AIEA, ex premio Nobel e candidato dell'opposizione, sarebbe stato arrestato dalla polizia egiziana. La notizia sta rimbalzando sui social network, a cominciare da Twitter. Il governo da stanotte ha oscurato Internet. L'ex premio Nobel sarebbe stato imprigionato nella Moschea per impedirgli di unirsi ai manifestanti.
Le forze dell'ordine in divisa si tolgono le uniformi per unirsi ai dimostranti. Altri poliziotti in borghese pestano la folla.
La popolazione cairota al risveglio ha dovuto constatare che nella capitale egiziana i servizi via Internet erano fuori uso, con ogni probabilità per ordine delle autorità in vista delle nuove proteste di piazza dopo le tradizionali preghiere del venerdì festivo islamico.

Testimoni citati da Al Jazeera hanno riferito che in piazza Tahrir ci sono morti. Secondo l'emittente il primo bilancio del «venerdì della collera» starebbe di un morto e decine di feriti. Almeno 70 persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati a Suez, a 100 a est del Cairo. Tra i feriti ci sono almeno 55 manifestanti colpiti da proiettili di gomma e 15 agenti di polizia colpiti da pietre lanciate dai dimostranti. Negli scontri di ieri, sempre a Suez, erano morti tre manifestanti.

La mancata disponibilità del web è stata denunciata da più parti: da singoli utenti, ma anche dai gestori dei principali alberghi cittadini. Sembra inoltre che il medesimo fenomeno si sia verificato in molte altre zone del Paese nord-africano. I dimostranti si sono ampiamente serviti del passaparola on-line per organizzare le manifestazioni dei giorni scorsi. Il governo dal canto suo aveva smentito di aver bloccato l'accesso ai social network quali Facebook o Twitter e ad altri siti, sostenendo invece di avere pieno rispetto della libertà di espressione.

La protesta, nonostante la censura, va in onda sui social network. Centinaia di persone stanno comunicando su Twitter e fornendo istruzione per aggirare la censura di Stato.


Mentre l'Egitto attende con il fiato sospeso le nuove manifestazioni preannunciate in occasione della tradizionale giornata festiva islamica del venerdì, le forze di sicurezza hanno arrestato durante la notte almeno una ventina di attivisti dei Fratelli Musulmani, principale forza di opposizione: lo ha reso noto il loro avvocato, Abdel-Moneim Abdel Maqsoud, secondo cui si potrebbe in realtà trattare di un numero anche più elevato, giacchè «è difficile calcolare la cifra esatta», ha affermato. Tra gli arrestati ci sono pure cinque ex deputati e tre portavoce del movimento islamico: Essam El-Eriane, Mohammed Moursi e Hamdy Hassan; i primi due sono altresì membri dell'ufficio politico del partito, del quale sono finiti in manette ulteriori tre componenti.

da l'Unità

giovedì 27 gennaio 2011

Roberto Saviano e la triste storia delle primarie a Napoli


Mentre il mondo parla delle feste ad Arcore e degli scontri fra il potere economico/elettorale e quello giudiziario, il nostro PD trova un modo brillante per fare una pessima figura: le primarie napoletano e lo strascico delle polemiche che ne è scaturito. Su questo si è espresso anche lo scrittore anti-camorra Roberto Saviano:
‎"Azzerare tutto" è l'articolo sulle primarie a Napoli. Ecco il link:
http://www.repubblica.it/politica/2011/01/27/news/saviano_pd-11712265/?ref=HREC1-1
A quest'altro link potete vedere il video con l'intervista a Roberto
http://tv.repubblica.it/copertina/saviano-le-primarie-del-pd-a-napoli-vanno-rifatte/60702?video&ref=HREA-1

Penso che, per quanto autorevole e significativa, l'opinione dello scrittore non può essere quella del Partito Democratico. Trovo poco convincenti le preoccupazioni espresse da Bersani e Rosi Bindi, che hanno rinviato l'assemblea nazionale prevista per questo fine settimana proprio nella città campana.

La mia preoccupazione invece è che con questo ignobile episodio stiamo decretando la fine delle primarie. E con queste verrebbe meno una delle colonne su cui si basa il PD stesso. Bisogna riflettere bene su cosa è successo e su cosa è necessario, è opportuno fare.

martedì 25 gennaio 2011

"Giornata della memoria", le iniziative del Comune di San Giustino

Una serie di celebrazioni rivolte principalmente agli studenti delle scuole
In occasione del Giorno della Memoria che si celebra giovedì 27 gennaio il Comune di San Giustino ha predisposto una serie di celebrazioni rivolte principalmente agli studenti delle scuole. Nella mattinata di giovedì a partire dalle ore 10 al Museo del Tabacco si svolgerà la consegna di una medaglia di riconoscimento da parte del Comune agli ex deportati di Mauthausen Angelo Boni, Elio Pasqui, Giuseppe Minelli. Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco Fabio Buschi e gli assessori Massimiliano Manfroni e Stefania Ceccarini oltre agli studenti delle classi terza media e quinta elementare delle scuole di San Giustino. A margine della consegna delle medaglie sarà proiettato il film «Il Bambino col pigiama a righe». Il giorno dopo, venerdì alle ore 11 nell’istituto comprensivo di Selci Lama proiezione dello stesso film per gli studenti. Sempre nella mattina di giovedì alle 11 il sindaco Buschi parteciperà a Perugia alla cerimonia di consegna in Prefettura della medaglia d’onore al valore che sarà consegnata al sangiustinese Luigi Cagnoni, deportato in un lager nazista.

3/2 CVA SAN GIUSTINO H.21 - INCONTRO/DIBATTITO SUL FEDERALISMO CON IL SEN. STRADIOTTO

lunedì 24 gennaio 2011

Ideona Pdl: abbassare la maggiore età

Ideona Pdl: abbassare la maggiore età

Se il problema sono le minorenni che svolazzano intorno al premier, ecco qua la soluzione. Si fanno diventare maggiorenni in anticipo. E con effetto retroattivo
di Davide Stasi
Il non meravigliarsi più di nulla è un tratto distintivo di chi scrive su queste pagine e di chi usualmente le legge. Eppure stavolta il regime tele-pluto-monocratico vigente in Italia ha fatto il miracolo, andando oltre le più pessimistiche aspettative, e dunque spiazzandoci. La notizia, nella sua comica tragicità, è semplicemente questa: il PDL ha espresso l’intenzione di abbassare per legge il limite d’età oltre il quale si è maggiorenni. Con effetto retroattivo.
La notizia parte da un’intervista dell’onorevole, si fa per dire, Gaetano Pecorella, uno dei tanti avvocati della corte di Berlusconi. In un’intervista a “Il Mattino” di Napoli, dopo qualche discettazione cavillosa, dichiara che Berlusconi avrebbe avuto «un rapporto a pagamento non con una quattordicenne, ma con una a cui mancavano sei mesi per essere maggiorenne». Eravamo lì lì, insomma. «Un conto è avere rapporti sessuali con una dodicenne, altro con una di diciassette anni e sei mesi, che partecipa a concorsi di bellezza e balla nei night», ha rincarato.
Quando l’intervistatrice gli fa notare che “quasi maggiorenne” non è “maggiorenne”, e che le attività di una persona non rilevano su quanto stabilisce la legge rispetto alla maggiore età, il quadro si fa ancora più chiaro. Dopo aver ribadito, con gran cavalleria, che Ruby, pur se minorenne, era tutt’altro che una santa, precisa:«sono dell’idea che oggi l’età per diventare maggiorenni sia troppo alta rispetto alla maturità raggiunta dai giovani. In Italia siamo già passati dai 21 ai 18 anni, mentre in altri paesi il limite è inferiore».
Tutta questa pantomima potrebbe far pensare a una provocazione di cattivo gusto. Ma che si tratti in realtà di un ballon d’essai per preparare il terreno a un “lodo Ruby”, dopo il fallito “lodo Alfano”, e così salvare il padrone, è fin troppo evidente. E a confermarlo è giunto poco dopo il capogruppo PDL alla Camera, Fabrizio Cicchitto (tessera n.2232 della Loggia P2, fascicolo 945, data di iniziazione 12 dicembre 1980), che ha dichiarato all’ANSA: «l'ipotesi di abbassare la maggiore età è fra le questioni sul tavolo». Dunque fanno sul serio, non stavano scherzando, anche se sembra incredibile.
Di per sé può essere vero che i giovani oggi siano già maturi ben prima dei diciotto anni. Solo che, anche sforzandosi, non si può astrarre la proposta di Pecorella dal contesto della cronaca giudiziaria attuale. Siamo cioè all’apoteosi della spudoratezza. Qualche anno fa si cercava di coprire le leggi salva-Berlusconi con qualche parvente decenza, spacciandole per riforme di interesse generale. Una maschera gettata di recente, quando si è iniziato a parlare apertamente del lodo Alfano come di una legge per “lasciar lavorare il premier”. Quindi, appunto, ad personam.
Ed esattamente come era una balla per il lodo Alfano che in altri paesi le alte cariche dello Stato godessero di immunità dai processi, così è una balla colossale che in altri paesi la maggiore età sia inferiore ai diciotto anni. O meglio, è vero, ma solo in Iran, Isole Samoa, Isola di Man, Kyrgyzstan, Scozia, Turkmenistan, Uzbekistan, Cuba, El Salvador, Corea del Nord, Missouri (USA) e Tagikistan. Eccezion fatta per Scozia e Missouri, non certo stati-modello per evoluzione civile e democrazia. E forse, proprio per questo, potrebbe avere un senso logico se l’Italia li imitasse.
La proposta, quand’anche cadesse nel dimenticatoio, è infatti un segnale chiaro, se qualcuno avesse ancora dei dubbi, del livello di oscenità in cui una classe dirigente corrotta fino al midollo e irresponsabile ha precipitato il paese. Qui si va oltre Ruby, le orge, la maggiore età, Berlusconi e il miserrimo quadro della cronaca politico-giudiziaria quotidiana. Qui si tocca l’apoteosi della furberia tartufesca e di una viltà tragicomica. Qui, diciamolo apertamente una buona volta, siamo davanti a gente palesemente colpevole su tutta la linea, con una paura fottuta di non poter fare più i propri comodi, e per questo saldamente determinata a farla franca. Solo da questi presupposti poteva uscire una proposta tanto spudorata.
Viene da chiedersi quanta pazienza abbia ancora il popolo italiano. E fino a che punto permetteremo a questi ometti di abusarne con tanta impudenza. Cosa ancora dobbiamo subire affinché la misura si colmi davvero? A guardare i più recenti sondaggi, gli italiani sembrano in maggioranza pronti a sottostare davvero a tutto, oltre ogni limite. Evidentemente, sono ancora come li aveva percepiti Mussolini, quando disse: «il popolo è femmina, e ama farsi fottere». Se è così, Berlusconi è l’uomo giusto al posto giusto, e regnerà su questo ridicolo paese fino all’ultimo secondo della sua vita.
Davide Stasi

domenica 23 gennaio 2011

Ritorna in scena il partito democratico

Pubblico il fondo di Eugenio Scalfari su La Repubblica di oggi. Il tema dell'articolessa scalfariana è proprio la manifestazione di Movimento Democratico svoltasi ieri al Lingotto di Torino. Si riconosce che è stato un momento di ritorno positivo della politica del PD, ultimamente davvero appannata fra le vicende del referendum di Mirafiori e il clamore degli scandali sessuali del presidente Berlusconi.


Per leggere l'intervento di Walter Veltroni al Lingotto basta cliccare qui. E ora l'articolo di Scalfari.


È molto difficile in queste settimane di tensione politica, giudiziaria, mediatica, che ci sia in Italia un evento tale da esimerci dallo scandalo Berlusconi. Se ne è dovuto occupare, nel linguaggio appropriato che è quello della più alta istituzione dello Stato, il nostro Presidente della Repubblica e se ne è dovuto occupare addirittura il Papa. E ovviamente se ne occupano i giornali per soddisfare il legittimo diritto dei loro lettori ad essere informati.
Ieri Ezio Mauro ha indicato ancora una volta la linea del nostro giornale: a noi non interessano i comportamenti privati delle persone che rientrano nell'ambito della loro libera scelta; a noi interessano i comportamenti non saltuari ma ripetuti fino a esser diventati uno stile di vita d'un uomo pubblico, anzi del più importante degli uomini pubblici, che sono inevitabilmente di (cattivo) esempio all'insieme dei cittadini e che contrastano con l'articolo 54 della Costituzione secondo il quale il rappresentante di un'istituzione deve tenere alto il decoro dell'ente che rappresenta.
Voglio qui citare le parole con le quali Walter Veltroni ha aperto ieri il suo discorso al Lingotto di Torino, dedicate proprio a questo tema, perché in quelle parole ci riconosciamo interamente: "Un uomo di governo che minaccia i giudici che lo indagano: sono le agghiaccianti parole pronunciate da Berlusconi nell'ultimo suo messaggio televisivo".



giovedì 20 gennaio 2011

Le donne del PD:"Presidente, si dimetta adesso. Liberi l'Italia dall'Imbarazzo"

Anche le democratiche non mancano di farsi sentire sul tema della dignità femminile:
di seguito il testo della lettera scritta al presidente Berlusconi:

"Presidente,
ora basta. Si dimetta adesso. Liberi l’Italia dall’imbarazzo.


Lo spettacolo indecoroso che sta offrendo al mondo intero non è degno di un Paese civile.
Ciò a cui stiamo assistendo supera ogni limite, in un decadimento dei costumi e della morale pubblica, a cui pure ci aveva tristemente abituato, che oggi precipita all’estremo della prostituzione minorile.
E’ intollerabile che i suoi comportamenti la espongano all’accusa di essere il diretto protagonista ed impresario del set degradante che ci ha già propinato in decenni di trash televisivo.


Ed altrettanto intollerabile è che proprio lei, che a parole sbandiera il primato del merito e della famiglia, nei fatti cerchi solo un patetico acquisto di favori sessuali, riducendo le donne a merce e oggetto di scambio.

Le donne di questo Paese sono altro: sono talento, lavoro, impegno, fatica, bellezza, cuore, passione, dignità e serietà.
In nome della nostra dignità e serietà, esigiamo rispetto.

Ora basta. Si dimetta. Liberi l’Italia da questo imbarazzo."


Roberta Agostini, Stella Bianchi, Cecilia Carmassi, Annamaria Parente, Francesca Puglisi


Ringraziamole e diamo seguito al loro appello: http://www.mobilitanti.it/dettaglio/110622/presidente_liberi_litalia_da_questo_imbarazzo

Le donne con la D dicono"Ora basta!"

Segnalo la bella iniziativa di Concita De Gregorio su l'Unità:
una raccolta di firme (e di pensieri), di tutte quelle donne che dimostrano, con il loro vivere quotidiano, che una donna con la D, è molto di più di ciò che oggi appare in televisione e nei Tg!

Seguite il link per lasciare la vostra firma
http://www.unita.it/donne/dove-siete-donne-diciamo-ora-basta-br-oltre-17mila-firme-all-appello-de-l-unita-1.266963


mercoledì 19 gennaio 2011

Nucleare: Greenpeace ora usa l'ironia



L'associazione ambientalista lancia uno spot per replicare con il sarcasmo alla campagna del Forum a sostegno del ritorno dell'atomo. "Pubblicità scorretta realizzata con i soldi dei contribuenti"


Fonte 
http://www.repubblica.it/ambiente/2011/01/19/news/spot_greenpeace-11356893/?ref=HREC1-5

martedì 18 gennaio 2011

Federalismo, un dossier del Pd "Debiti per abitante, Roma terza"


Prime nella classifica Torino e Milano, poi la Capitale con 2.927 euro pro capite

I Comuni italiani hanno un indebitamento medio di 1.621 euro per abitante. E' quanto risulta da uno studio del Pd fatto dal senatore Marco Stradiotto che, sulla base di dati del ministero dell'Interno relativi al 2008, ha classificato i municipi sulla base dell'indebitamento pro capite. La 'maglia nera' spetta al Comune di Torino. Molto del debito è derivante della infrastrutture create per le Olimpiadi invernali. Si tratta di 3.421 euro per abitante. Non se la cavano bene, quanto a default, Milano (2.958 euro); Roma (2.927 euro) e Siena (2.528 euro).

E' invece Caltanissetta il Comune più 'virtuoso'. L'amministrazione della città siciliana ha un debito di soli di 42 euro per cittadino. Altri municipi 'formiche', sono quelli di Vibo Valentia (68 euro per abitante); L'Aquila (85 euro per abitante) e Brescia (92 euro). Mentre è Rovigo la città che spende di meno per il personale con un totale di 161 euro per cittadino.

domenica 16 gennaio 2011

AUTO DEMOCRATICHE

Mirafiori, Bersani: "FIAT mantenga gli impegni. Ora rispettare l'accordo"

54% dei voti per il sì all'accordo contrattuale. Il segretario PD: "Ora nuove regole per rappresentanza e partecipazione. Mirafiori non esaurisce il problema auto in Italia, il governo deve intervenire con una politica industriale". Fassina: "Aprire il confronto, il governo convochi le parti".