L'astro sta dimostrando un'attività minore del previsto
C’è qualcuno che ipotizza già l’arrivo di un’era glaciale perchè il Sole sta dimostrando un’attività minore di quella prevista. Ora il nostro astro si trova nella fase del suo ciclo undecennale (ora siamo nel 24mo registrato e studiato) in cui sta passando da un periodo di minima attività verso uno di massima. Ma la crescita delle macchie sulla sua superficie che dimostrano il dinamismo interiore sembra andare a rilento deludendo le aspettative. Quanto accade è molto inusuale e inaspettato - commenta Frank Hill, direttore del National Solar Observatory americano -. Anzi sembra quasi che il ciclo delle macchie solari stia andando in ibernazione», aggiunge sottolineando il fenomeno. Ciò indurrebbe qualche studioso a presagire l’arrivo di un secondo periodo noto come «minimo di Maunder», un lasso di tempo di circa 70 anni tra il 1645 e il 1715 durante il quale non si sarebbe registrata alcuna macchia solare. Parallelamente sulla Terra si determinò una piccola era glaciale e le due cose vennero collegate, anche se diversi scienziati non sono d’accordo.
L’attuale 24mo ciclo iniziò in ritardo e molto lentamente. Il momento di minima attività era intorno al 2008 e il picco massimo dovrebbe essere raggiunto nel 2013. Diverse rilevazioni fanno correre la fantasia ai ricercatori. «Questa fase massima – ipotizza Hill – potrebbe anche essere l’ultima che vedremo per alcuni decenni e ciò porterebbe ovviamente delle ripercussioni sul clima terrestre». Tuttavia è stato calcolato che, anche se l’astro continuasse così debolmente fino al 2100, ciò abbasserebbe il trend dell’aumento della temperatura della Terra soltanto di 0,3 gradi centigradi. L’effetto serra – dicono gli esperti – continuando con gli attuali ritmi porterebbe un aumento della temperatura per il 2100 variabile tra 2 e 4,5 gradi centigradi. Anche se si limitasse ai 2 gradi , quindi, una lunga riduzione dell’attività solare fino alla fine del secolo abbasserebbe la salita del termometro soltanto fino a 1,7 gradi centigradi. Il riscaldamento, dunque, continuerebbe anche se più moderatamente. Quanto agli effetti sulla Terra (alterazioni del campo magnetico terrestre e danni eventuali alle comunicazioni e alle reti energetiche), inoltre, questi si manifesterebbero pure con bassa attività.
CORRIERE.IT
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