domenica 26 giugno 2011

Appello a sostegno dell'iniziativa di Pannella: politici, personalità e operatori della giustizia tra i primi firmatari

Immagine pannelliana su IL GIORNALE on line,
con la comunicazione dell'adesione di Vittorio Feltri
all'appello sulle carceri

Sono già moltissime le adesioni all'appello lanciato a sostegno dell'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, in sciopero dalla fame dal 20 aprile scorso e giunto al 4° giorno di sciopero della sete, prima di dar luogo (oggi) ad una breve sospensione (come egli stesso ha annunciato in un suo intervento a Radioradicale).
L'appello richiama l'attenzione sulla necessità e l'urgenza di affrontare la crisi della giustiziae l'emergenza carceraria nonché sulla necessità di porre fine al silenzio dell'informazione che impedisce un dibattito democratico su questi, come su altri, grandi temi. Nuove adesioni all'appello da parte di Giuliano PisapiaMarco BellocchioDario Fo.
Tra le decine e decine di adesioni pervenute in poche ore: Giuliano AmatoAdriano SofriDonAntonio MazziRiccardo Pacifici; di deputati e senatori di tutti i gruppi tra cui Rosy BindiGiuliano CazzolaBenedetto Della VedovaLamberto Dini, Ignazio MarinoAntonio MartinoArturo ParisiGaetano PecorellaSavino Pezzotta, Adriana Poli Bortone; di giuristi come Giuseppe Di FedericoLuigi FerrajoliFulco Lanchester, Mario Morcellini, Direttore Dipartimento Comunicazione dell’Università La Sapienza, Mario Patrono, Valerio Spigarelli, Presidente dell'Unione Camere Penali; e rappresentati del mondo penitenziario, tra cui Enrico Sbriglia, del sindacato direttori e dirigenti penitenziari e Francesco Ceraudo, direttore del centro regionale per la salute in carcere della Toscana.

Di seguito il testo integrale dell'appello:

Marco Pannella è dovuto arrivare, dopo due mesi di sciopero della fame, al digiuno totale della fame e della sete, per richiamare l'attenzione delle istituzioni su due questioni: la necessità e l'urgenza di una amnistia quale primo passo per affrontare la crisi della giustizia e l'emergenza del sovraffollamento delle carceri; il silenzio dell'informazione e l'assenza di ogni confronto democratico su questa come su ogni altra questione che interroghi la coscienza dei cittadini e richieda importanti decisioni politiche e gravi scelte legislative. 
Le proposte di Marco Pannella si possono condividere e non condividere, si può ritenere sproporzionato mettere a rischio la propria vita su tali questioni ma non si può negare che esse corrispondano ad urgenze obiettive della Repubblica e dell'intera società. La crisi della giustizia e la situazione inumana delle carceri pongono in grave pericolo l'esistenza stessa dello Stato di diritto, come ci ammonisce da tempo il Consiglio d'Europa e con le sue sentenze la Corte europea dei diritti dell'uomo. La disinformazione e l'assenza di confronto e dibattito paritario non riguardano soltanto le prerogative negate di questa o quella forza politica, e in questo caso del Partito Radicale, ma colpiscono alla radice uno dei fondamenti stessi del corretto funzionamento di ogni democrazia. E' urgente dunque interrompere questa inerzia e questa censura, questa cortina di indifferenza e di silenzio.
È urgente che le massime istituzioni della Repubblica facciano sentire la propria voce, che il Governo e il Parlamento aprano un dibattito, per accogliere o respingere le proposte di Pannella o per trovare altre soluzioni che siano tuttavia in grado di risolvere i problemi e non di rinviarli e aggravarli. E' urgente che la stampa e in particolare il servizio pubblico radio televisivo interrompano un comportamento fortemente lesivo dei diritti dei cittadini e consentano finalmente di conoscere e giudicare questa proposta, così come il confronto sulle altre grandi questioni centrali del nostro tempo.
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1 commento:

  1. Non posso che deplorare pesantemente l'ingenuità con cui alcuni parlamentari del PD, di cui mi fido, hanno sottoscritto un appello che apparentemente si occupa della situazione delle carceri, ma in realtà prefigura una amnistia generalizzata, e non ristretta ai soli casi di possesso di modica quantità di stupefacenti e di clandestinità.
    D'altra parte l'appello dice esplicitamente :"Le proposte di Marco Pannella si possono condividere e non condividere, si può ritenere sproporzionato mettere a rischio la propria vita su tali questioni ma non si può negare che esse corrispondano ad urgenze obiettive della Repubblica e dell'intera società."
    Ben congegnato, il documento, e alquanto scontato il successo: se non sei una persona insensibile NON PUOI NON FIRMARE...
    Seguirò con interesse i resoconti stenografici di Camera e Senato per vedere nel concreto il comportamento dei miei eletti e decidere il mio livello di simpatia verso di loro.

    Alessandro Profeti
    iscritto PD a Livorno

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