Imparare a volare col Cepu?
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L'azienda specializzata nella formazione di studenti lavoratori pronta a rilevare l'Aero Club Viterbo. I corsi di formazione saranno tenuti da personale ex Alitalia, anche online. L'esame finale si terrà presso l'Enac. Ma sui forum è già polemica. Interrogazione parlamentare, intervengono i consumatori
Volare con Cepu? Sarà possibile, autorizzazioni permettendo, da giugno, grazie alla neonata "Accademia del volo Cepu". Il colosso della formazione a distanza e del recupero anni scolastici ha, infatti, deciso di lanciarsi nel settore dell'aviazione civile, puntando a formare gli uomini e le donne che siederanno alla cloche degli aerei di linea italiani e stranieri. Obiettivo ambizioso, anche se non mancano le perplessità: una parte consistente della formazione teorica potrà avvenire on-line. L'azienda, molto cara al premier Berlusconi (è amico del suo fondatore, Francesco Polidori, ora candidato sindaco a Città di Castello), avrebbe rilevato l'Aero Club di Viterbo, da tempo alle prese con non poche difficoltà economiche. A oggi, la scuola del tycoon delle ripetizioni è ancora in attesa di ricevere la certificazione obbligatoria rilasciata dall'Enac (Ente nazionale aviazione civile).
L'accademia, come viene spiegato sul sito, "fa parte della famiglia di Cesd, titolare dei marchi Cepu, Grandi Scuole e Radio Elettra, noti per la preparazione scolastica, universitaria e professionale". "Consapevole delle potenzialità offerte dal settore in termini di occupazione - spiegano - l'azienda ha deciso di impegnarsi anche nel campo dell'aviazione con una nuova scuola, che si avvale della lunga esperienza maturata dalla scuola dell'Aero Club di Viterbo per formare aspiranti piloti". Presso la sua sede, che sarà nell'aeroporto militare di Viterbo, verranno quindi organizzati corsi di pilotaggio e addestramento al volo, e la formazione - viene garantito - sarà affidata a personale "proveniente dalla scuola Alitalia Sky Master di Alghero". Tra i sette istruttori figurano comandanti Alitalia, a cominciare dal responsabile, e istruttori in forza alla compagnia di bandiera ma anche all'aviazione dell'esercito. E su questo punto sembrano voler insistere molto i vertici dell'istituto, che vorrebbero lasciarsi alle spalle le polemiche, tutt'altro che saltuarie, sulla qualità dei corsi organizzati dal Cepu (nel 2010, l'università telematica eCampus, fondata sempre da Polidori, è finita nel mirino della procura di Bari, che aveva aperto un fascicolo sul business degli atenei telematici).
I corsi della nuova accademia permettono di ottenere varie licenze e abilitazioni, per pilota di linea, commerciale e privato. In realtà, non è la scuola a rilasciare il "titolo": gli allievi piloti devono sempre sostenere un esame finale teorico e pratico presso l'Enac, che approva le cosiddette FTO o Flight Training Organization (scuole di volo). La domanda di certificazione, viene fatto sapere dall'ufficio stampa dell'Ente, è stata presentata lo scorso 22 febbraio, "da parte dell'Accademia del volo Cepu, in qualità di subentrante dell'Aero Club di Viterbo, che ha dimesso le attività". "Il processo di certificazione - spiega ancora l'Enac - è in corso e dovrebbe concludersi entro il corrente mese". "Abbiamo ricevuto un numero provvisorio di FTO - dicono dall'ufficio stampa di Cepu - e siamo in attesa di ottenere, a giorni, la certificazione".
Per conquistare potenziali aspiranti piloti, il Cepu, che sta anche lanciando in questi giorni una campagna promozionale su internet, evidenzia quelle che sarebbero le opportunità del lavoro nel settore, nonostante la pesante crisi che ha investito l'aviazione. "Essere ai comandi di un aereo non solo è una delle esperienze più gratificanti che si possano fare nella vita - recita ancora il sito - ma anche un'interessante opportunità lavorativa. Secondo recenti studi, infatti, si stima che nei prossimi vent'anni, a causa dell'intensificarsi del traffico aereo, le compagnie aumenteranno la richiesta di personale esperto di volo".
Per accedere all'Accademia è necessario effettuare un test di ingresso, per poi sottoporsi ad una visita medico legale presso un istituto di medicina legale dell'Aeronautica Militare. Il corso per pilota di linea, che permette di lavorare come comandante o copilota, dura dai 12 ai 18 mesi, fino ad un massimo di 36: il primo dovrebbe partire a giugno. In tutto, gli allievi dovranno sostenere 750 ore di lezione teoriche, con 550 ore obbligatorie in aula oppure on-line; e poi 40 ore di simulatore e 155 ore di addestramento in volo. Cinque gli aerei da turismo a disposizione (Piper, Partenavia e Diamond), oltre ad un simulatore. I corsi di inglese sono sia un aula che on-line. Per chi non riuscisse a completare tutte le ore richieste, c'è l'opzione delle ore di recupero, anche nei week end: è il caso del "pacchetto" per conseguire la licenza di pilota privato. Dopo aver pagato la retta, gli allievi riceveranno, oltre ad una vera e propria divisa, un giubbino con lo stemma Accademia del volo Cepu.
La notizia è stata accolta con scetticismo sui forum dedicati agli appassionati di aviazione, tra chi parla di "pesce d'aprile a scoppio ritardato", e chi, invece, sottolinea che è "l'Enac a garantire la qualità dei corsi" e che "l'esame finale è uguale per tutti" e si sostiene appunto presso la sede dell'Ente. Secondo quanto riportato da alcuni utenti, che sono entrati in contatto con l'ufficio informazioni, il costo del corso di pilota di linea sarebbe di 63mila euro. "Quello dell'aviazione è un mondo fortemente regolamentato, pertanto anche i nostri corsi rispettano le normative dell'Enac a cui si attengono tutte le altre scuole di volo", puntualizza l'ufficio stampa di Cepu. Intanto, a Viterbo, sono partiti i lavori di ristrutturazione dell'hangar dell'Aero Club: è qua che sorgerà la nuova iniziativa di Mr. Cepu. Nell'attesa che l'Enac dia il via libera ufficiale.
Della nuova accademia, intanto, è stato chiamato a occuparsi anche il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, ha, infatti, presentato un'interrogazione parlamentare al ministro "per sapere se è a conoscenza di questa curiosa iniziativa intrapresa dal Cepu. Chiediamo a Matteoli di spiegare se innanzitutto è a conoscenza della procedura di autorizzazione inoltrata dal Cepu all'Enac, che dovrebbe dare il via libera ai corsi di volo, e se non ritiene azzardato consentire ad una scuola privata che svolge attività di formazione scolastica e universitaria la preparazione di piloti di linea che devono rispondere invece a standard elevati e adeguati di sicurezza".
Una preoccupazione, quella per la sicurezza, che spinge i consumatori a chiamare in causa l'Enac. Elio Lannutti, senatore Idv e presidente dell'associazione Adusbef, "condivide i dubbi espressi da Michele Meta", e chiederà chiarimenti all'Ente dell'aviazione civile in merito alla procedura di autorizzazione dell'Accademia. "L'Enac - aggiunge Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - deve verificare, scrupolosamente, che questa nuova scuola possa davvero formare piloti preparati. C'è una crescente preoccupazione per la sicurezza del settore aereo. Se si abbassano i livelli della formazione dei piloti, attraverso corsi che non sono particolarmente severi, qualificati e con elevanti standard, si rischia di far entrare nel mercato del lavoro piloti non in grado di soddisfare i requisiti minimi di sicurezza e professionalità richiesti ad un certo tipo di figura professionale". I consumatori sollevano anche dubbi sulla possibilità di seguire una parte della teoria via internet: "E' vero che gli esami vengono poi sostenuti presso l'Enac. Ma cosa dovremmo pensare di un allievo pilota, non particolarmente preparato, che riesce a passare un esame teorico grazie ad un colpo di fortuna? Quanti di noi si sentirebbero sicuri nel salire su un aereo pilotato da lui?".
repubblica.it
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