Obama: "Giustizia è fatta"
L'annuncio degli Usa a dieci anni dagli attentati dell'11 settembre. Il leader di Al Qaeda sarebbe stato colpito in un'azione con truppe di terra fuori Islamabad, insieme ad altri membri della sua famiglia
NEW YORK - Osama Bin Laden è morto. Barack Obama si presenta in tv nel cuore della notte per annunciare all'America e al mondo che l'incubo è finito. Dieci anni dopo. La mente dell'11 settembre non c'è più. L'America ha un corpo. La prova. Il presidente degli Stati Uniti annuncia a sorpresa una dichiarazione domenica notte. "Una settimana fa le informazioni di intelligence si sono fatte decisive e oggi ho dato il mio ordine".
Obama è risoluto. La scelta di uccidere Osama è sua. "Avevo già detto appena diventato presidente al capo della Cia Leon Panetta che il nostro compito era quello di prendere Osama Bin Laden: vivo o morto". Osama è morto. È morto perché l'hanno ucciso gli americani. Un'operazione delle forze speciali. In Pakistan. Un territorio in cui gli Usa non avrebbero potuto agire. Obama lo chiarisce. Dice: "Ho sempre detto che avremmo colpito in Pakistan se avessimo avuto le informazioni necessarie per individuare Bin Laden". E poi aggiunge che ha parlato con il presidente pachistano Asif Ali Zardari che ha manifestato il suo assenso. Probabilmente dopo però. Obama non lo chiarisce ma questa è un'operazione made in Usa. Gli Stati Uniti sono andati a riprendersi il mostro. E hanno colpito quando hanno deciso. "È un messaggio senza possibilità di errori di interpretazione: l'America colpisce" dice Obama. La gente davanti alla Casa Bianca è in visibilio. Urla, grida, l'inno che rimbalza di voce in voce. È la storia che si fa davanti agli occhi di tutti. E la gente applaude a Barack che si intravede dalla Casa Bianca.
È primo maggio in tutto il mondo tranne che in America: qui la festa del lavoro si festeggia a settembre. Ma Barack Obama stravolge la notte di domenica per annunciare al suo popolo la notizia più bella. Bin Laden è morto. L'annuncio che avrebbe voluto dare George W. Bush lo dà il primo presidente nero il cui nome - Obama - riecheggia per l'ironia di tutta la destra retrogada il nome del capo del terrore.
L'annuncio della comunicazione della Casa Bianca arriva a sopresa. La parola chiave è quella: ucciso. Il mondo l'ha trovato: individuato. L'ha colpito. Non è rimasto ucciso dalla malattia che lo perseguitava. È stato ucciso. Dieci anni di guerra - la campagna senza fine - ritrovano un senso in questa notte di domenica in cui tutto sembra finalmente tornare. Primo maggio 2011. È la storia che si compie nell'anniversario di quella tragedia dopo cui nulla fu più come prima. Mentre a Ground Zero quella che si chiamava Freedom Tower - la torre nata dalle macerie di Ground Zero - continua ad innalzarsi verso il cielo. Ed è già l'edificio più alto di Dowtonwn.
Il corpo del capo di Al Qaeda è nella mani degli americani. Il presidente non si sarebbe lanciato in un annuncio del genere se non avesse avuto le prove. E la prova è quel corpo che adesso Obama possiede. Dieci anni dopo. Tremila morti a Ground Zero. Migliaia di morti tra l'Iraq e l'Afghanistan. Le stragi di Bali, Madrid, Londra. Le stragi in mezzo mondo. Osama Bin Laden è morto. Barack Obama può annunciarlo al mondo.
Osama sarebbe stato ucciso in un blitz della Cia con truppe di terra con l'ausilio di soldati e intelligence pakistani ad Abbotabad, una località fuori Islamabad. In Pakistan. Di più. Addirittura nella capitale di quell'alleato riluttante con cui da dieci anni gli americani hanno un rapporto di collaborazione e diffidenza. Obama sarebbe stato ucciso durante un attacco delle forze di quella Cia spesso accusata di muoversi un po' troppo fuori dalle righe. Non solo Osama. Anche altri familiari sarebbero stati uccisi durante il blitz. Per la Cia si tratterebbe di una vittoria strepitosa. Spettacolare. Proprio mentre il capo Leon Panetta si appresta a sedere sulla poltrona di Bob Gates al Pentagono. Da capo delle spie a capo della Difesa. Il capo delle spie che riesce in quello in cui il capo della difesa ha fallito. Con due guerre. Afghanista e Iraq.
Negli Usa l'entusiasmo è alle stelle. Prima ancora che Obama facesse il suo annuncio la notizia si è diffusa per tutta Washington. "U-S-A! U-S-A!" urla la gente che si è riunita spontaneamente davanti alla Casa Bianca. Le tv. I siti Internet. Le radio. La notizia si è diffusa rapidamente per tutta l'America. Bin Laden è ucciso. Dieci anni di paura. E oggi la festa.
repubblica.it
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