martedì 5 luglio 2011
Val di Susa: Tav si, Tav no
Propongo qualche riflessione in merito alla vicenda degli scontri in Val di Susa e quindi sulla cosiddetta TAV in costruzione. Rimando subito al bell'articolo di Andrea Spinelli Barrile su Nuova Agenzia Radicale (clicca qui) ma anche alla presentazione (da cui prendo l'immagine) del progetto dell'allora ministro dei Trasporti Antonio Di Pietro (è datato 13 febbraio 2006, clicca qui), che pure nel tempo è sembrato cambiare idea.
Personalmente sono favorevolissimo al trasferimento dei trasporti civili e di merci dalla gomma alla rotaia. Ad esempio credo ancora che si debba localmente insistere per uno sfondamento della Ferrovia Centrale Umbra. Ma una infrastruttura importante come la linea Torino-Lione, in una zona già segnata da altre infrastrutture ad alto impatto ambientale ambientale dev'essere ben ponderata. E bisogna fare un progetto a ampio campo d'azione in grado di coinvolgere positivamente le attività produttive del territorio e armonizzare il livello infrastrutturale complessivo. Rimando all'articolo di Spinelli Barrile già linkato sopra e ancora di più all'editoriale di Irene Tinagli su LA STAMPA di oggi (clicca qui).
Altro discorso è quello sulle manifestazioni e l'uso della violenza, dove non può esserci alcuna tolleranza fra i manifestanti (ha ragione chi chiede condanne senza se e senza ma) e nemmeno fra le forze dell'ordine, se la loro reazione non è finalizzata al contrasto dell'illegalità con uso della forza proporzionale alle infrazioni commesse (e qualche dubbio, inevitabilmente viene suggerito dagli episodi di cronaca delle ultime ore). Seguendo la lezione di Pasolini, personalmente fra chi protesta in modo incivile, violento e imbecille e chi, invece, svolge il suo lavoro nel nome dello Stato, io sto con i Poliziotti, i Carabinieri, le Forze Armate.
Qui però il dato politico è lo stile, la linea di comportamento del Governo di fronte alle proteste (ripeto: violente, incivili e imbecilli) di questi movimenti semi-organizzati di teppisti: si è andati al muro contro muro, allo scontro in campo aperto, utilizzando i corpi dei nostri ragazzi in divisa. Ricordo questa situazione con un altro governo, sempre a guida Berlusconi: era in corso il G8 di Genova...
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