sabato 27 agosto 2011

I COSTI DELLA POLITICA E LA MANOVRA SECONDO IL PD: COSA NE PENSI?




Dopo l'ennesima manovra di Tremonti, il Partito Democratico ha presentato le sue proposte alternative per affrontare l'attuale fase di crisi. 
Sono dieci punti forti che garantirebbero equità e sviluppo sostenibile.

1. Istituzioni più snelle e taglio ai costi della politica. Interventi per riorganizzare e ristrutturare l’assetto istituzionale centrale e territoriale e le pubbliche amministrazioni. In particolare: dimezzamento del numero dei parlamentari; interventi sistematici e coordinati su Regioni, Province, Comuni per lo snellimento degli organi di rappresentanza e di governo, per l’obbligo della gestione associata di tutte le funzioni nei comuni con meno di 5000, il dimezzamento delle Province o, in alternativa, la loro trasformazione in enti di secondo livello: accorpamento degli uffici periferici dello Stato, radicale riduzione delle società partecipate da Regioni, Province e Comuni ed eliminazione degli organi societari per le società “in house” (oltre 50.000 incarichi), soppressione di enti, agenzie ed organismi, intermedi e strumentali, (consorzi di bonifica, bacini imbriferi montani, enti parco regionali) con attribuzione delle funzioni a Regioni. Province e Comuni, centrale unica per gli acquisti di beni e servizi per ogni articolazione delle pubbliche amministrazioni; riavvio della “spending review”, per realizzare, per ciascuna amministrazione, veri e propri piani industriali; revisione delle norme sugli appalti, in particolare per una drastica riduzione del numero delle stazioni appaltanti.

2. Dismissioni immobili e frequenze. Un piano quinquennale di dismissione e valorizzazione di immobili demaniali in partenariato con gli enti locali per almeno 25 miliardi di euro e l’introduzione di un’asta competitiva per le frequenze televisive.

3. Liberalizzazioni. Un pacchetto di interventi per rafforzare e dare operatività immediata alle misure di liberalizzazione dei servizi professionali, della distribuzione dei farmaci, della filiera petrolifera, del RC auto, dei servizi bancari, delle reti energetiche, dei servizi pubblici locali.

4. 
Politiche industriali per lo sviluppo sostenibile, il lavoro, il Mezzogiorno. Tra l’altro: la stabilizzazione dell’agevolazione fiscale del 55% per l’efficienza energetica (in scadenza al 32/12/2011); progetti per l’innovazione tecnologica italiana e la ricerca, con attenzione prioritaria alle straordinarie risorse potenziali del Mezzogiorno; il finanziamento pluriennale del contratto di apprendistato recentemente riformato; revisione dell’intervento sull’Istituto per il Commercio Estero; revisione per la semplificazione e l’adattamento alle diverse dimensioni aziendali del Sistri

5. 
Una politica vera contro l’evasione fiscale. Un pacchetto di misure efficaci contro l’evasione fiscale, per raccogliere risorse da utilizzare in via prioritaria: per la riduzione dei contributi sociali sui contratti a tempo indeterminato al fine di eliminare i vantaggi di costo dei contratti precari; alla riduzione dell’Irpef; alla graduale eliminazione del costo del lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile dell’Irap. Tra le altre misure il Pd propone: la tracciabilità, a fini anti-riciclaggio, dei pagamenti superiori a 1.000 euro e, a fini anti-evasione, dei pagamenti superiori a 300 euro; la comunicazione da parte delle imprese dell’elenco clienti-fornitori; la parziale o totale deducibilità delle spese per la manutenzione della casa di abitazione.

6.
 L’imposta ordinaria sui grandi valori immobiliari. L’introduzione di una imposta erariale ordinaria sui grandi valori immobiliari, basata su criteri fortemente progressivi.

7.
 Il contributo di solidarietà dai capitali scudati. Un’imposta patrimoniale una tantum del 15% sull’ammontare dei capitali esportati illegalmente e condonati attraverso lo scudo fiscale del 2003 e del 2009 e, a titolo di saldo del debito fiscale, del 30% sui patrimoni “non scudati” detenuti nei paradisi fiscali, in modo da avvicinare l’intervento italiano alle medie delle analoghe misure prese nei principali paesi industrializzati e di reperire risorse da dedicare agli interventi per lo sviluppo sostenibile. Parte delle risorse così raccolte vanno utilizzate per finanziare il pagamento di una parte dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle piccole e medie imprese e per alleggerire il patto di stabilità interno, così da consentire immediati investimenti ai Comuni.

8. L’autonomia delle parti sociali. Il Decreto del governo viola il principio da tutti riconosciuto della non intrusività delle norme di legge nei rapporti tra le parti sociali. Di conseguenza, va soppresso l’articolo 8 o, in alternativa, va cambiato in modo da recepire i punti fondamentali dell’accordo raggiunto dalle parti sociali il 28 giugno scorso.

9.
 Contro il falso in bilancio, l’autoriciclaggio e il caporalato. La revisione delle norme sulle “false comunicazioni sociali” affinché il “falso in bilancio” torni ad essere reato punito severamente e vengano eliminate le clausole di non punibilità; revisione della normativa sull’autoriciclaggio ed irrobustimento delle norme contro il “caporalato”.

10.
 Giustizia. Interventi per l’efficienza della Giustizia, a cominciare dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie (razionalizzazione, gestione migliore del personale, più efficienza), dall’istituzione dell’ufficio per il processo (unità operativa in grado di svolgere tutti i compiti) e dalla semplificazione ed unificazione dei riti nella giustizia civile.

Difficile dire se questo decalogo possa essere sufficiente per superare la tempesta economico-finanziaria che si è abbattuta sul nostro paese in questa calda estate 2011, soprattutto per colpa di speculatori internazionali e di un governo balneare, sempre più diviso e privo di idee, che dopo aver ignorato la realtà, ha pensato bene di dedicarsi ai problemi del Presidente del Consiglio.

Ma parlando fra di noi e con la gente, il tema più sentito e politicamente più rilevante per il principale partito dell'opposizione è proprio il primo: il taglio ai costi della politica e la realizzazione di un sistema istituzionale più snello, in grado di rispondere alle esigenze della cittadinanza con efficacia, efficienza ed economicità.
Su questo s'apre il secondo tempo del nostro dibattito.
Non ci nascondiamo in particolare che ogni decisione avrebbe una ricaduta anche sul nostro territorio, ad esempio sembra proprio che il Partito Democratico sposi per l'Umbria l'idea della soppressione della provincia di Terni (“dimezzamento delle province”) o la trasformazione di entrambe le province umbre in enti di secondo livello (un po' delle “nuove” comunità montane).
Ma a noi interessa l'opinione dei cittadini. E allora: cosa pensi dei costi attuali della politica, nazionale e locale e quali sarebbero i provvedimenti da prendere?


La Segreteria del Partito Democratico di San Giustino

8 commenti:

  1. Io sono di sinistra. Potrei essere di destra come tanti che fanno il mio lavoro. Ma ho scelto di essere di sinistra perchè vengo da una famiglia semplice e lavoratrice che quello che ha se l'è sudato, sempre. Penso che i politici del nostro tempo stiano prendendo in giro i cittadini elettori, compresi quelli da cui ricevono il voto, che stiano prendendo in giro se stessi e perfino i loro figli! Credo che la lega (partito che secondo me per l'ideologia secessionistica non avrebbe mai dovuto esistere) sia uno dei pochi partiti seri che sa come portare avanti le proprie idee e le sappia far valere. Perchè non si tassano pesantemente e non con qualche 100 € i beni di lusso ed extra lusso? Perchè invece di eliminare i piccoli comuni che hanno storia, identità, turismo (elementi che se iniziamo a sottovalutare penalizziamo il turismo che è colonna portante del nostro bel paese. Saremmo, sareste dei cretini) bilanci irrisori, non facciamo fuori qualche sottosegretario, qualche segretario personale, qualche vs. ufficio spesato da noi, qualche auto blu o autista? se togliamo un segretario personale mettiamo in mezzo alla strada una famiglia e non 15/20 come eliminando un comune per raggiungere magari lo stesso livello di risparmio! Qualche tempo fa sono stato in regione a Perugia. Ho visto corridoi, piani sterminati di impiegati. Sarò uno stupido ma dubito sulla necessità di tutti loro. Era inverno. Termosifoni accesi. Le Sig.re impiegate tutte in cannottiera. Si boccheggiava. Che vergoigna! Sono entrato nell'ufficio di un assessore. Nell'anticamera 4 segretarie a gestire i suoi appuntamenti, il suo lavoro. 4 solo per lei. Più auto con autista. Moltiplicate per gli assessori della regione umbria e per tutti quelli delle altre regioni!! Ripeto, che vergogna!!Cari Sig.ri le auto la gente comune se le compra e se le mantiene! e voi che guadagnate molto ma molto di più della gente comune ve le fate comprare e mantenere da noi!! Che vergogna!È difficile capire certe cose dai palazzi romani! Penso che voi politici dovreste fare due legislature e poi tornare a casa vostra e riprendere il vostro lavoro (che guardate, è perfino giusto se fate in modo di ritrovarlo li ad aspettarvi) e campare di quello senza farvi mantenere da noi per tutta la vita e senza avere all'infinito quei privilegi che avete! E alla gente che ha sempre lavorato date anche 400 € al mese. Ma davvero non vi vergognate? Queste parole sono rivolte a voi, perchè siete voi che dovreste tutelare la gente più semplice e più povera del Paese e perchè sarebbe troppo facile per uno di sinistra dare colpe al governo di destra! So che in politica e in democrazia ci sono protocolli da seguire, iter, diplomatismi ma mancano persone che mettano la faccia, quella propria e non quella del partito e che sappiano imporsi sul partito stesso. So che tutto quello che ho scritto vi sta troppo stretto...è perfino meglio far finta di essere ciechi e sordi!
    Rossi Matteo

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  2. il problema vero è dirompente è che non saremmo dovuti arrivare a questo punto, fine!

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  3. Oggi Fassino parla dell'antipolitica:
    qui l'articolo pubblicato sul sito di Area Democratica.
    Ebbene stiamo prendendo un altro granchio.
    Quella che i nostri papaveri, anche i più dignitosi, chiamano anti-politica è vera, nuda e cruda politica. E fra i temi della anti-politica (o politica degli outsiders) ci sono anche gli elevatissimi costi della politica e più in generale del potere.
    In questo occorre mostrare, come PD, una linea chiara, semplice, lineare: via gli enti inutili e chi fa politica da questa parte la fa per passione e non per interesse. Le stesse province così come sono funzionano poco e hanno un livello di efficienza inaccettabile: bene venga la loro soppressione generale, disponendo un ricollocamento del personale là dove serve (ai comuni o alle regioni), con affidamento dei compiti agli enti locali (i Comuni) o di area vasta (le Regioni). Limiti ai mandati consecutivi e assoluto divieto del cumulo di cariche sarebbero passaggi importanti.
    Condivido con Matteo il lamento (disgusto_rabbia) per l'enormità di personale che in Umbria abbiamo inserito (noi del PD) negli uffici di Regione, Province, Comunità Montane, Università: che si renda trasparente il loro lavoro e si riorganizzi l'intera macchina amministrativa. Questo è un compito della sinistra. E della sinistra riformista e di governo in particolare.
    Certo, come dice Marcello non saremmo dovuti arrivarci, a questo punto. Ecco perchè bisogna tirare il freno. Con forza, subito!

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  4. UNA MANOVRA CHE DIRE VERGOGNOSA è UN COMPLIMENTO: UNA BANDA DI FOLLI CHE VUOLE PORTARE IL PAESE AL DECLINO SOCIO-ECONOMICO SE NON ALLA GUERRA CIVILE FRA POVERI ED ESCLUSI E RICCHI E SUPERINCLUSI!

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  5. Ecco in che mani siamo, e perchè corriamo il pericolo che la Banca Centrale Europea si stufi di comprare i nostri Titoli di Stato per evitare la bancarotta italiana. Escogitano provvedimenti demenziali al solo fine di evitare le tasse sui ricchi. Poi si rendono conto della loro stessa bestialità e li ritirano meno di due giorni dopo. L’annullamento della norma che scippava il riscatto della naja e degli studi universitari ai fini pensionistici, è solo l’ultima dimostrazione d’incompetenza di gente disperata, aggrappata disperatamente ai suoi privilegi. Cercheranno di sopravvivere fino al 2013? E’ il loro unico scopo. Ma non gli sarà facile. Nel frattempo, per colpa loro rischiamo grosso tutti quanti. GAD LERNER

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  6. Secondo me il commento di Spanky è un ottimo punto di riferimento per capire come la pensa la gente... e quindi anche noi che facciamo parte di un partito.... a mio modo di vedere non ci dovrebbero essere più di 2 mandati nella stessa carica, niente Retromarcie nelle cariche, no vitalizi ma contributi che si cumulano nella posizione inps, indennità equiparate alla media europea (sono le più alte nella UE), nessun benefit (dalle auto blu al parrucchiere)...... anch'io condivido sull'enormità del numero dei dipendenti pubblici in Umbria in proporzione agli abitanti....La contromanovra del PD mi sembra strutturata abbastanza bene, si poteva fare meglio ma abbiamo visto anche di peggio!!!!! No comment su Berlusconi & C..... alla deriva e incapaci.... speriamo che noi avremmo potuto far meglio. Daniele Guerrieri

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  7. speriamo che noi avremmo potuto far meglio... speriamo o sappiamo? :-) crediamo va...

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  8. Caso Penati: ci vuol tanto a dire che Penati è fuori dal PD? Che ci sta a fare il segretario?
    Umbria: non sarà un sistema corrotto, ma... che è successo del buco di bilancio al Comune di Perugia? Com'è finita la storia degli appalti alla provincia? Che succede alla ASL di Foligno? un assessore che s'era dimesso adesso è rientrato quando è indagato.
    Il PD dice dice ma poi prende e mette in tasca.
    Voteremo Beppe Grillo

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