lunedì 8 agosto 2011

Consiglio comunale aperto sulla E78

Articolo del Corriere dell'Umbria del 6 agosto 2011
Fonte: http://www.corrieredellumbria.it/news.asp?id=65


Per Buschi (sindaco di San Giustino) l’Anas deve rendere pubblico il preliminare dell’opera. Monta la polemica, la politica si divide e la Smai fa pressione.


Agosto caldissimo sul fronte della polemica politica. Dopo la notizia che le grandi direttrici viarie, tra cui la E78 ed E45 saranno a pagamento, l’Altotevere si mobilita e con esso diversi rappresentanti politici. E’ un susseguirsi di reazioni contrastanti. Un botta e risposta tra schieramenti politici che si rinfacciano tentennamenti, litigiosità e tutte le carenze che hanno generato l’empasse sulla realizzazione del tracciato umbro della strada e sul suo finanziamento. A San Giustino, che condivide con il comune capofila molto più di una semplice preoccupazione sul tracciato, l’intero centrodestra consiliare ha presentato istanza urgente chiedendo l’indizione di un consiglio comunale aperto, nella frazione di Selci-Lama entro la prima metà di settembre. Consiglio monotematico interamente dedicato ai nuovi sviluppi in ordine alla E78 e al suo punto di intersezione con la E45. Proprio il sindaco Fabio Buschi reduce dall’incontro istituzionale sullo stato d'attuazione del progetto, pur definendo “positiva l'azione della Provincia perché ha permesso una riapertura della discussione e dei confronti, ritiene determinante il coinvolgimento della Regione Umbria”. Il sindaco rivolge un nuovo appello all’Anas affinché “renda pubblico il preliminare dell'opera, da depositare, e che dovrà necessariamente divenire lo specchio delle indicazioni assunte dalla Regione sulla base degli accordi raggiunti assieme ai Comuni per il miglior tracciato della E78”. Il tracciato, che a suo tempo avevamo indicato - prosegue Buschi - aveva il minor impatto ambientale possibile e ribadiamo anche in questa fase la necessità che certe salvaguardie vadano tenute in conto ed anzi, occorre pensare alla maggior mitigazione possibile dell'impatto dell'arteria nei territori attraversati. Ma se sul tracciato che attraverserà l’Umbria del nord e tutt’ora in sospeso, le polemiche sono momentaneamente sospese, è la questione del pedaggio ad aver scatenato un diluvio di reazioni. A partire dal gruppo “La Sinistra per Castello” che rigetta al mittente qualunque ipotesi di ingresso dei privati. “Una contrarietà non ideologica - afferma la portavoce Marta Melelli - ma dettata dalla consapevolezza della possibile messa in discussione dell'attuale tracciato, considerato il meno impattante da un punto di vista ambientale e paesaggistico, pere convenienze e i profitti dei privati di turno”. Infine la Smai, che raccoglie le istanze del tessuto artigianale locale manifesta tutta la preoccupazione per le polemiche e le divisioni tra enti. Il timore è i che tempi di realizzazione si dilatino all’infinito depauperando le aziende dell'Alto Tevere umbro già penalizzate nella carente viabilità stradale e ferroviaria a rapido scorrimento. Conseguenza, questa, “di una politica partigiana e accentratrice”. “Come artigiani - sostiene la Smai - noi stiamo facendo la nostra parte, pur con le palesi difficoltà finanziare e di mercato che in questi tempi penalizzano ancora una volta le piccole imprese, scaricando su queste gran parte dei costi della crisi”. “Altrettanto dovrebbero fare le istituzioni - chiosa Smai - e le forze politiche che le amministrano, che dovrebbero essere più solerti e più decise nel sostenere la realizzazione a tempi più brevi del tracciato autostradale”


Sandra Biscarini

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